Lo sceneggiatore Roberto Altariva ci racconta alcune curiosità sull'inedito di giugno 2020.
Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
LA REALTÀ SUPERA LA FANTASIA – Quando questo episodio è stato ideato, e quando io ne ho scritto la sceneggiatura, fra maggio e giugno dello scorso anno, nessuno poteva prevedere che l’unico elemento del racconto che mi destava qualche perplessità, avrebbe trovato un collegamento così diretto con la realtà.
Come i turisti dell’isola di Tykos che compaiono nella storia, anche noi negli ultimi mesi ci siamo trovati momentaneamente obbligati a limitare i nostri spostamenti, e chi era in viaggio in un'altra nazione in molti casi ha vissuto proprio la stessa identica situazione: bloccato senza poter far ritorno a casa, e oltretutto, purtroppo, per un periodo anche più lungo dei viaggiatori mostrati qui. Mi è venuto da domandarmi se questo parallelo con la realtà non sia tra i motivi del successo riscontrato dall’episodio, che sembra proprio essere stato apprezzato moltissimo.
CLERVILLE POTENZA COLONIALE? – Che il governo di una piccola isola che vive principalmente di turismo decidesse di impedire a chiunque di partire solo per cercare di catturare una coppia di criminali era poco credibile. L’unico modo di rendere la cosa accettabile è che gli fosse imposto da un’autorità maggiore, e quell’autorità inevitabilmente doveva risiedere a Clerville, la nazione per cui Diabolik ed Eva Kant sono una vera spina nel fianco.
Da qui l’idea che Tykos fosse un protettorato di Clerville, ovvero una nazione che pur avendo un governo almeno parzialmente autonomo, è in realtà controllata da uno Stato “più potente”.
Spesso, in passato, i protettorati erano ex-colonie a cui era stata concessa l’autonomia da parte delle nazioni conquistatrici (tuttora la cosa vale, per esempio, per la Groenlandia, che dipende dalla Danimarca); questo porta a pensare che Clerville sia stata una potenza coloniale. Una vera rivelazione per la serie, visto che in precedenza non si era mai accennato alla cosa.
VICINI O LONTANI? – Inizialmente era previsto che Tykos fosse una delle tante isole nei “Mari del Sud” del mondo di Diabolik (corrispondenti più o meno ai Caraibi del nostro mondo). Poi, per ridurre i tempi di percorrenza di aerei e navi da crociera – specie per far sì che sia Ginko che Diabolik potessero compiere il viaggio da e verso “casa” più rapidamente – si è deciso che dovesse essere meno distante da Clerville, questo ha portato a un cambio di vegetazione: quelle che dovevano essere palme che si sarebbero piegate al vento, sono diventati alberi più comuni, in parte sradicati dal ciclone.
CAMBIARE FACCIA – Per un qui pro quo, Riccardo Nunziati aveva disegnato fin dall’inizio Diabolik ed Eva, nelle scene in cui pranzano al ristorante e poi fanno il sopralluogo sott’acqua, con indosso le maschere dei due ricconi a cui dovevano sostituirsi in seguito per la sequenza nella bisca clandestina.
Per un po’ si è valutato di tenere le tavole così, ma alla fine gli è stato chiesto di modificarle, in modo che i lettori non avessero la certezza fin da subito, che i due al casinò fossero proprio loro mascherati.
LA "VECCHIETTA" SCOMPARSA – Il diversivo ideato in principio per distrarre gli addetti ai controlli della nave, in modo da assicurarsi che Eva travestita riuscisse a salire a bordo senza subire un controllo troppo accurato era differente e coinvolgeva... una finta vecchietta paralitica. In pratica, Diabolik ed Eva, pagavano uno sbandato per travestirsi da vecchietta paralitica e contrabbandare droga all’interno della sedia a rotelle. Nel momento in cui la finta vecchietta avrebbe visto avvicinarsi la polizia, sarebbe scattata come una molla, correndo via abbandonando la carrozzella, dileguandosi dopo aver saltato una rete.
La scena era divertente, ma il problema era che non solo non si sarebbe potuto avere la certezza che il tizio riuscisse a sfuggire alla polizia e se fosse stato catturato e avesse rivelato tutto, avrebbero sospettato subito di un trucco di Diabolik e avrebbero potuto scoprire Eva a bordo della nave prima della partenza. Quindi, è stato deciso di usare, al suo posto, un vero trafficante di droga.
DEPISTAGGI – La scena in cui Diabolik, nei panni del governatore, interroga le sue guardie del corpo per fingere di controllare che fossero davvero loro, evitando così di fare (e subire) il controllo del volto, era costruita anche per far apparire il governatore ingenuo e convincere i lettori che Diabolik, invece, avesse preso il posto di uno dei due bodyguard.
Oltre a questo, in sceneggiatura io ho cercato di rendere una delle guardie del corpo ancora più sospettabile, mostrando il governatore, che (fingendosi) spaventato veniva messo rapidamente al sicuro in macchina dai due gorilla quando il trafficante di droga correva verso il punto in cui si trovavano loro, per far poi bloccare energicamente il fuggitivo proprio da uno dei due.
IL TITOLO – Il titolo di lavorazione era “Colpo a Tykos”, che tutto sommato avrebbe anche potuto essere utilizzato come definitivo, se i vari “Colpo a” non fossero così abusati come titoli (specie nelle storie brevi fuoriserie). Per un certo periodo, in redazione si era pensato di battezzare la storia con un titolo anomalo come “È tempo di fuggire”, ma infine è stato scelto “Fuga forzata”.