In una complicata partita a scacchi con più giocatori, ciascuno di questi pensa di poter usare uno degli altri come pedina vincente… ma è impossibile dare scacco matto al Re del Terrore.
Delusa dall’inefficienza della giustizia di Clerville, Mylai ha lasciato la polizia e ora si occupa di sicurezza aziendale. Ma la sua intraprendenza è rimasta la stessa, e la porterà a incrociare di nuovo la strada di Diabolik. E soprattutto a ritrovare Ginko.
Per impadronirsi del diadema della regina Cornelia, nelle mani di un noto collezionista di gioielli, questa volta Diabolik e Eva Kant hanno bisogno di una complice. La troveranno, ma il loro piano avrà tragiche conseguenze per tutte le persone coinvolte.
Cinque storie gialle in cui, diversamente dal solito, il colpevole non è Diabolik.
Nelle storie di Diabolik spesso sappiamo chi è il colpevole prima ancora che i crimini vengano commessi: il colpevole è lui! Non sempre, però. In una testata che ha come motto “il giallo a fumetti” sono infatti molti gli albi che si rifanno ai classici del genere e in cui, nel finale, scoprire “chi è stato” è una sorpresa per il lettore come per i protagonisti che, a seconda dei casi, si troveranno a essere detective, potenziali vittime o sospettati, ingiustamente. Questo volume raccoglie cinque tra i più avvincenti di questi episodi.
Inoltre una storia breve scritta da Alfredo Castelli, per ricordarlo con affetto, e un’altra per celebrare il legame di Diabolik con la stazione Cadorna di Milano.
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