Vent’anni fa se ne andava Luciana Giussani, dopo una lunga malattia affrontata serenamente, silenziosamente, con la dignità che l’aveva sempre distinta. E con il coraggio che l’aveva spinta, tanti anni prima, ad affiancare la sorella Angela in quella “folle avventura” (la definizione è sua) chiamata Diabolik e l’aveva poi sostenuta quando, nel 1987, si era trovata sola a portarla avanti. Perché Luciana, apparentemente così timida e riservata, aveva le idee chiare e grinta da vendere. Sapeva bene di aver contribuito a creare una leggenda nel mondo del fumetto e di dover garantire “lunga vita” (sempre parole sue) a quella creatura. Così dedicava il suo tempo, sacrificando la passione sportiva (era stata miss sport nel ’48) e i viaggi (aveva letteralmente girato il mondo), a ideare nuove avventure del Re del Terrore e a cooptare nuovi collaboratori che la affiancassero. L’ultimo episodio da lei firmato è di pochi mesi prima della sua scomparsa, ma la sua impronta sul personaggio condiziona ancora oggi, dopo vent’anni, le scelte della redazione. Perché Luciana vive, nel cuore di chi l’ha conosciuta e in quello dei suoi amati lettori.
Grazie Luciana!