Dietro le quinte

Vittima Designata: Dietro le quinte

Il soggettista e sceneggiatore Roberto Altariva ci racconta alcune curiosità sull'inedito attualmente in edicola.

Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.

 

LA DROGA CHE NON C’ERA – Già nella prima storia in cui compariva, la Walker si rivelava essere, oltre che folle, anche un’ingegnosa manipolatrice, e quello era – a mio parere – l’aspetto più affascinante del personaggio, per cui l’abbiamo voluto replicare in questa storia.

L’idea iniziale prevedeva, infatti, già tutti i punti principali della vicenda: Anna Walker, con un inganno, riusciva a farsi trasferire dalla clinica in cui era rinchiusa a una casa sicura della polizia, dove un suo complice poliziotto la liberava eliminando i suoi colleghi, e poi lei correva a cercare di assassinare Altea, finendo invece uccisa da Ginko. Prevedeva anche fin da subito che il bersaglio della Walker dovesse sembrare Ginko, mentre in realtà era Altea.

In quella prima bozza, però, per farsi trasferire, Anna denunciava un traffico di droga all’interno della clinica, e quindi veniva portata via da lì per il timore che il direttore del posto, da lei denunciato, tentasse di eliminarla; in realtà, però, non esisteva alcun traffico di droga. L’idea è stata scartata perché la polizia cadeva troppo facilmente nell’inganno della donna, e inoltre, Ginko non avrebbe potuto essere assegnato al caso, dato che si occupa di omicidi e della caccia a Diabolik, non di droga.

 

UN KILLER PER GINKO – Abbiamo quindi deciso che la cosa migliore fosse inserire un misterioso killer nella storia, che poi si sarebbe rivelato essere il complice della Walker, il quale simulasse un tentativo di uccidere la donna; tentativo che sarebbe apparentemente fallito per caso. E, per rendere la cosa ancora più credibile, abbiamo deciso che il “falso” killer dovesse uccidere un altro poliziotto, prima del tentato omicidio fallito. 

Dato che Anna era stata un’ottima poliziotta, l’idea che qualcuno potesse avercela con lei e il suo ex collega era del tutto credibile e l’omicidio di quest’ultimo lo avrebbe reso ancor più verosimile, servendo così al doppio scopo di far trasferire Anna Walker per metterla sotto protezione e coinvolgere Ginko nella vicenda.

 

IL RUOLO DI DIABOLIK –Ci era chiaro fin dall’inizio che questo, inevitabilmente, sarebbe stato un episodio con protagonista Ginko; ma dato che la serie è intitolata a Diabolik, serviva un modo per inserire anche lui nella vicenda, e in un certo senso, coinvolgere lui era più complicato rispetto a Ginko. Infatti, Anna Walker non è mai stata ricca e le sue vicende non potevano interessare al Re del Terrore.

Però, era evidente che nel racconto avrebbe dovuto esserci almeno un altro personaggio: qualcuno su cui sarebbero ricaduti i sospetti delle polizia per l’assassinio di Heldon e il tentato omicidio della Walker. Avrebbe quindi dovuto trattarsi di un criminale, che poteva possedere dei soldi o un gioiello che interessassero al nero criminale. E così, il personaggio di Radon ci ha dato la possibilità di inserire anche Diabolik ed Eva nella storia.

 

GIUSTIFICARE LE COINCIDENZE – Sorgeva però spontanea una domanda: come mai Radon diventava un bersaglio di Diabolik più o meno nello stesso momento in cui la Walker e Sanders avevano deciso di far cadere su di lui i sospetti dell’omicidio? Perché Diabolik non lo aveva rapinato prima, e perché Radon avrebbe dovuto cercare di uccidere Anna Walker proprio ora, e non in precedenza?

Sembravano coincidenze eccessive, ma giustificarle non è stato difficile. Se Radon doveva avere un motivo per volersi vendicare di Anna e del suo ex collega, significava che loro lo avevano fatto arrestare. Quindi, considerare che fosse uscito da poco di prigione giustificava il fatto che non avesse potuto cercare di vendicarsi prima e che Diabolik avesse scoperto solo ora che era in possesso di un gioiello che gli interessava, poiché stava cercando di venderlo a un ricettatore.

 

UN DIABOLIK ATTENDISTA – A questo punto, avevamo chiaro anche quale doveva essere il ruolo di Diabolik nella storia: cercare di scagionare Radon dalle accuse, in modo da poter portare a termine un doppio colpo: a lui e al ricettatore.

La prima idea prevedeva che Diabolik tenesse sotto sorveglianza la casa in cui era stata portata Anna Walker e, dopo la strage di poliziotti e la fuga della donna, chiamasse la polizia fingendosi uno degli agenti di sorveglianza in fin di vita, raccontando che – credendolo morto – Sanders e la Walker avevano raccontato in sua presenza tutto il loro piano e che era stato lui a uccidere Gianni Heldon, discolpando così Radon.

L’idea aveva però due difetti: Diabolik si limitava a restare in attesa e ad approfittare della situazione creata da altri, in modo un po’ passivo, e inoltre, in questo modo il colpo di Diabolik avrebbe dovuto avvenire per forza più tardi, dopo il tentativo di uccidere Altea da parte della Walker ; ma quella per noi era la scena clou della vicenda e doveva avvenire in chiusura dell’albo, seguita solo dalla morte di Anna.

Serviva quindi che Diabolik agisse in modo più attivo, facendo scagionare Radon prima della fuga di Anna Walker dalla casa. per cui abbiamo ideato il secondo falso tentativo di ucciderla, con Diabolik che si fa catturare nei panni del killer per accusare un altro uomo di essere il mandante. In questo modo, è stato possibile alternare nel finale le scene del colpo del Re del Terrore e il tentativo di uccidere Altea.

 

IL TITOLO – Il titolo di lavorazione era semplicemente “Il Ritorno di Anna Walker”. Come titolo definitivo io avevo proposto “Il Bersaglio” o “La Vittima Designata”, ed è poi stato scelto il secondo, eliminando l’articolo. Entrambi i titoli fanno riferimento non solo ad Anna Walker, apparentemente bersaglio del killer, ma anche – e soprattutto – ad Altea, la vera vittima designata nei piani della Walker; per quanto, questo diventi palese solo nel finale.