Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
CAMBIO DI SESSO – Inizialmente, la telefonata del falso impiegato della compagnia diamantifera era previsto provenisse da un uomo. Il personaggio è poi stato trasformato in donna per un paio di motivi: prima di tutto, si poteva far pensare a un’amante tradita che aveva deciso di denunciare l’uomo per vendetta, poi, il fatto che fosse una donna sola in un edificio dove c’era Diabolik, rendeva un po’ più credibile che si fosse barricata nel suo ufficio e non si facesse in alcun modo sentire o vedere fino alla conclusione di tutta la faccenda.
UN CRIMINALE MOLTO SBADATO – Nella prima versione del soggetto era previsto che venisse mostrato che il ladro che agisce a Bailet inseriva il codice per sbloccare l’allarme all’interno della sede della Diamond World, e poi premeva un pulsante di conferma per disattivarlo, mentre il ladro di Ghenf, per nervosismo o altro, dimenticava di premere il tasto finale facendo scattare l’allarme silenzioso. Era una soluzione un po’ banale, che prevedeva un ladro eccessivamente sbadato, per cui in sceneggiatura è stata trovata una soluzione differente: cioè un guasto per cui il pulsante non funzionava e occorreva premerne uno di riserva, senza che il ladro potesse immaginarlo.
TRE LADRI SENZA IDENTITÀ –Se continuo a scrivere di “ladri”, senza specificarne i nomi, e perché dei tre criminali che danno il via a tutta la vicenda non sappiamo assolutamente nulla, nemmeno i nomi. È chiaramente una scelta voluta, avremmo potuto dedicare pagine a spiegare chi fossero e come avessero fatto a violare i server della Diamond World, ma abbiamo preferito dedicare l’intera storia alle indagini di Ginko e allo scontro d’astuzia fra lui e Diabolik.
POLIZIOTTA E SCASSINATRICE – Il soggetto che mi era arrivato prevedeva semplicemente che i poliziotti aprissero il baule del taxi lasciato nel parcheggio nei pressi dell’autostrada, senza specificare come. Andrea Pasini, in una nota, ha suggerito l’idea: “se abbiamo un’agente donna, potrebbe essere lei ad aprire il portabagagli con una forcina per capelli :-)”. Inizialmente la cosa non mi piaceva, perché non la ritenevo credibile, ma poi ho pensato che effettivamente poteva nascerne una scenetta divertente, con il suo collega che si stupiva per l’abilità di scassinatrice della poliziotta, facendo nascere in lui dubbi sul suo passato.
DENTRO O FUORI? – Nel soggetto, inoltre, nel finale tutti i poliziotti erano dentro al deposito e svenivano per via del gas uscito dagli estintori. In una nota, però, si suggeriva che si sarebbe potuto posizionarne qualcuno anche fuori. Personalmente non mi sembrava accettabile che in un deposito considerato da Ginko così sicuro, non vi fosse sorveglianza esterna; quindi ho disposto quattro uomini di guardia nel cortile e inserito in sceneggiatura la scena con la Jaguar usata per distrarre le guardie e permettere a Diabolik di penetrare nel cortile e metterle fuori gioco.
IL TITOLO – In questo caso non c’è niente di particolare da dire: fin dalle prime fasi di lavorazione, il titolo della storia è sempre stato “Colpo Triplo” (anche se, a volte, durante la lavorazione in redazione si sono confusi tra “Colpo triplo” e “Triplo colpo”).